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Le Piante del Gattopardo

Si ritiene che il parco sia nato contemporaneamente al palazzo, intorno al 1680, e rappresenta una testimonianza periferica della cultura floristica esotica dell'aristocrazia palermitana dell'epoca. In quel periodo, infatti, piante di provenienza subtropicale venivano piantate nell’Orto Botanico, e poi le stesse piante venivano trasferite nei giardini e nei parchi della capitale. L’interesse e l’entusiasmo fu tale che venne perfino fondata la SOCIETA’ ORTICOLA DI MUTUO SOCCORSO da facoltosi dilettanti che scambiavano opinioni ed esperienze sulle varie piante, ma soprattutto arricchivano ed abbellivano i giardini delle proprie ville, infatti oggi  possiamo ammirare la ricchezza di piante esotiche, come palme, e anche pini e lecci con alla base bordature di bosso e alloro. Viene da chiedersi, come mai si sia potuto realizzare un parco di tale portata in una zona notoriamente povera di alberi, e come mai la rigogliosità delle piante si è mantenuta. Il motivo risiede nella presenza nello stesso sito di un piccolo corso d’acqua poco profondo, che manteneva un buon coefficiente igrometrico, che permetteva l’irrigazione del giardino e l’alimentazione delle vasche. 
Nei i racconti del Gattopardo, il parco è rimasto nella sua mente come un luogo ammirevole che vide nell’adolescenza trasferendogli gli odori e i rumori della natura.                           

Le specie censite nel parco sono circa 86 appartenenti a 66 generi di 45 famiglie di spermatofite. Le piante più rare sono alcuni esemplari di Nolina longifolia, e poi ci sono anche alcuni esemplari di Quercus Ilex. Quasi tutte le specie ospitate nel parco della Villa Cutò sono presenti anche nel parco della Rimembranza, dove ci sono esemplari piuttosto ragguardevoli di Cedrus Atlantica.


TIPI DI PIANTE:

  
 PALMA NANA (CHAMAEROPS): è una palma originaria dell’Europa, e viene coltivata nelle zone litoranee. È anche detta palma di S. Pietro. Ha fusti ramificati alla base, foglie palmate, e numerosi segmenti rigidi disposti a ventaglio. In dialetto siciliano e chiamata “giummara” oppure anche “scupina”.





CYCAS: pianta originaria delle zone calde del Madagascar all’Australia. Le cycas sono piante  con fusto eretto, cilindroide, ingrossato nella porzione basale, e grandi foglie bipennatosette, disposte in un ciuffo apicale. I semi delle cycas vengono arrostiti e mangiati nel Queensland; in altre regioni sono le giovani foglie a essere consumate come verdura.


 Oleandro (nerium oleander): è un arbusto cespuglioso, con rami lunghi e flessibili. Le foglie sono persistenti, di colore verde intenso. I fiori possono essere rosa, rossi, bianchi o color pesca, ed emanano un intenso profumo. Compaiono da giugno a settembre. È una pianta mediterranea, e si trova sulle coste dell’Italia meridionale e sulle isole.



 Araucaria: è un grande albero che può raggiungere i 40 m. di altezza. Il fusto e dritto dal quale si dipartono i rami orizzontali. Le foglie sono aghiformi e persistenti, corte e spesso leggermente ricurve, un po’ pungenti, disposte a spirale attorno al ramo. La crescita è lenta. Esistono anche 2 specie di pianta araucaria , quella dell’excelsa adatta al clima mediterraneo,  proveniente dall’isola di Norfolk. Un’altra specie e quella dell’araucana che ha un portamento colonnare nella fase giovanile, mentre più tardi assume una forma a copula, i rami sono orizzontali o piegati verso il basso, con l’estremità incurvate verso l’alto.





 Bosso (buxus sempervirens): Il bosso è soprattutto familiare come una fitta siepe. I fiori sono gialli, molto piccoli e riuniti a mazzetti. Si sviluppa sui suoli calcarei e resistente alla siccità. A la crescita molto lenta. La corteccia del bosso è giallo chiaro, duro, e pesante che quando è ancora verde, affonda nell’acqua. E viene prelevata in agosto-settembre.






Pino d’Aleppo (pinus halepensis): Questa conifera è tipicamente mediterranea. Albero elegante, molto ramificato, dalla chioma leggera, cresce sulle rocce a picco sul mare, assumendo forme di particolare bellezza. È una pianta frugale che vive su suoli e su rocce calcaree o su litorali sabbiosi delle zone a clima caldo e arido.






 Alloro (laurus nobilis): Originario dall’Asia settentrionale, oggi è distribuito in tutta Europa e nell’area mediterranea. Oggi l’alloro e molto noto nella cucina, e viene usato per insaporire le carni e si può adattare con altre erbe. In passato le foglie di alloro sempre verdi erano prescritte contro le tossi persistenti e come lassativo. Questo arbusto produce frutti a forma di bacche ovoidali e nere, utilizzati in certe zone per la produzione di liquori, e fiori piccoli gialli, riuniti a mazzetti, viene prelevato in agosto-settembre.




 REALIZZATO DA: 
Barbera Gaspare 
              e
Martorana Federico